Sono 11 milioni gli utenti italiani del Web mobile

Un fenomeno in costante crescita, destinato a sorpassare la classica navigazione da PC, ma con modalità molto differenti: nuove opportunità per il mondo delle imprese

Cresce il numero di italiani che navigano quotidianamente in rete tramite gli smartphone, i cosiddetti cellulari intelligenti: stando ai dati che emergono da una ricerca dell’Osservatorio Smau-School of Management del Politecnico di Milano, presentati nel corso del primo giorno di Smau (l’evento fieristico milanese dedicato all’informatica e alle nuove tecnologie), essi sarebbero arrivati a quota 11 milioni, con riferimento allo scorso luglio. Le previsioni sono, poi, di un forte e correlato incremento anche nei dati di natura economica, poiché si stima che, a fine 2010, il settore del mobile Internet raggiungerà quota 550 milioni di Euro, quindi il 40% in più rispetto al 2009.

Tutto ciò fa pensare ad una sorta di rivoluzione nella fruizione della rete (che non rimarrebbe evidentemente correlata al solo contesto italiano), dato che in pochi anni i dispositivi mobile potrebbero diventarne lo strumento principale, con effetti rilevanti anche sulle politiche di comunicazione ed investimento adottate dalle aziende. Filippo Renga, responsabile della ricerca degli osservatori sui mobile consumer del Politecnico di Milano, sottolinea, infatti, come la navigazione in assoluta mobilità, come quella mediante  smartphone, sia «profondamente differente dalla navigazione da pc, in termini di tempo speso, tipologie di siti visitati, momenti della giornata e della settimana in cui si accede»: l’accesso, ad esempio, avviene prevalentemente durante gli orari tipici degli spostamenti casa-lavoro o nel fine settimana e lo scopo è primariamente quello di recuperare informazioni e contenuti di utilizzo immediato. Spesso si predilige la navigazione mobile anche per mantenere i contatti con la propria rete sociale, attraverso l’utilizzo di social network quali Facebook, Twitter, MySpace. Restano da considerare, tuttavia, pure le implicazioni relative al mezzo utilizzato, che richiede una navigazione ottimizzata per le sue caratteristiche intrinseche.

Con riferimento a tali considerazioni, l’Osservatorio è riuscito a delineare anche un profilo sociologico dell’utente web-mobile tipo: prevalentemente maschio (62%), non supera i 44 anni (l’80%), ha un elevato grado di istruzione, è in possesso di terminali di fascia alta e non accede ad internet dal cellulare solo in mobilità (il 31% degli utenti dichiara, anzi, di accedere principalmente da casa). La crescita nella navigazione mobile sembra, inoltre, essere costante, tanto che gli heavy users, cioè quelli che accedono quasi tutti i giorni, sono già oltre il 50% dei mobile surfer. Qualche altro dato: il 49% degli utenti dichiara di essere entrato in un social network almeno una volta negli ultimi tre mesi, il 40% di cercare informazioni come prezzi, orari, indirizzi. Ancora, il 40% scarica applicazioni, che spesso non sono usate per più di due volte: nate con l’introduzione di iPhone e di relativo Appstore, la loro realizzazione ha registrato un vero e proprio boom in quest’ultimo periodo, ed esse oggi risultano disponibili per tutte le diverse piattaforme; la maggior parte sono gratis, ma non mancano quelle a pagamento, quelle “brandizzate” (cioè correlate a uno specifico marchio commerciale) e quelle che includono pubblicità.

Anche le imprese italiane, quindi, si dimostrano più mature nell’utilizzo di soluzioni IT: secondo un indice elaborato dall’Osservatorio, che tiene conto dei software e degli hardware utilizzati, le piccole e medie imprese che, negli ultimi due anni, hanno impiegato in modo “evoluto” la tecnologia sono passate dal 12% al 17%, mentre è scesa dal 42% al 34% la percentuale di imprese “immature”. La Lombardia, in particolare, sembra essere la regione più virtuosa. Per le imprese l’Internet in mobilità rappresenterebbe, allora, un terreno fertile per nuove opportunità, oltre che per sviluppare relazioni e interazioni più strette con i clienti. Ci si riferisce soprattutto alla realizzazione di versioni rinnovate di siti aziendali, ottimizzate per il mobile; allo sviluppo di applicazioni specifiche correlate al marchio; all’utilizzo, infine, di nuove forme di advertising, sia su siti sia su applicazioni mobile.

Al di là delle ottime prospettive, si tratta, è bene ricordarlo, di un cambiamento di natura epocale, all’interno del quale vi sono non pochi elementi di cautela da tenere in considerazione. Non bisogna dimenticare, ad esempio, come ci dicono i promotori della ricerca in analisi, che «Il telefono cellulare è […] uno strumento estremamente personale. È importante gestire attentamente questo canale, soprattutto se utilizzato con obiettivi di marketing, dal momento che esiste il rischio che il consumatore percepisca la presenza dell’azienda come “un’invasione” nella propria privacy, soprattutto se viene utilizzata la localizzazione dell’utente».

Pubblicato su: pmi-dome

Pubblicità
Articolo precedente
Lascia un commento

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: