La novità sta nel fatto che tale applicazione, sviluppata un paio di mesi fa per iPhone e iPad (dunque per sistema operativo iOS), sarà da oggi disponibile anche per dispositivi dotati di sistema operativo Android; scaricabile gratuitamente, essa è compatibile, in particolare, con la versione 2.1 o con le versioni successive, per funzionare necessita ovviamente del Codice Fiscale dell’utente e consente l’accesso ai soli soggetti in possesso di un PIN rilasciato dall’Istituto, o di una carta nazionale dei servizi.
Un percorso votato dunque all’innovazione, quello pensato dall’INPS, finalizzato – come si legge in una nota ufficiale diffusa nel sito – “a dare una risposta alla domanda crescente di utilizzo di informazioni e servizi da parte della propria utenza attraverso gli apparati mobili, coerentemente con la diffusione delle piattaforme mobili in Italia, con l’obiettivo di raggiungere un numero sempre più elevato di utenti”.
Lo scopo dell’applicazione INPS Servizi Mobile è quello di permettere ai cittadini di interfacciarsi ed interagire con alcuni servizi disponibili online, in un regime di maggiore libertà, privo di vincoli (escludendo l’ovvia necessità di connessione) e sfruttando la particolare predilezione e alfabetizzazione italiana alla fruizione in mobilità. Nuove forme di comunicazione, dunque, per rinnovati modelli comportamentali.
Oltre alla versione mobile del sito istituzionale, l’INPS aveva già reso disponibile per iPhone e iPad anche l’applicazione “INPS Ufficio Stampa”, che permette agli utenti di consultare comunicati stampa, documenti ufficiali e contenuti multimediali curati dall’ufficio stampa dell’Istituto.
Un’attenzione particolare, fanno sapere, è stata posta nella necessità di raggiungere trasversalmente un pubblico inevitabilmente eterogeneo, dunque di “andare incontro alle esigenze delle diverse fasce di utenza dell’Istituto”. Per questo vengono fornite “informazioni e servizi fruibili sia dai telefoni di moderna generazione che dai dispositivi meno ricchi di funzionalità”: “modalità di navigazione semplificata, contenuti immediati, sintetici e completi”.
Il portale m.inps.it completa, allora, la rosa delle soluzioni mobile pensate dall’Inps, accessibile anche da cellulari meno evoluti ma comunque capaci di navigare in rete: si parla di un “sito adattativo”, poiché “capace di riconoscere il dispositivo che accede al portale e presentare automaticamente l’interfaccia più adatta alla tipologia di utente collegato”.
In un video di presentazione presente nel sito, Marco Barbieri, direttore centrale comunicazione INPS, spiega come l’Istituto sia “da sempre all’avanguardia nella tecnologia ed è da sempre attento a mettere l’innovazione al servizio dei nuovi costumi e delle nuove abitudini degli italiani”. Con riferimento al portale web, egli sottolinea, poi, come in esso si riconoscano “le caratteristiche del sito web […]: stessa grafica, stessi riferimenti, per due modi diversi di navigare in rete”.
Prosegue, poi, Guido Ceccarelli, dirigente area portali, gestione documentale e posta elettronica INPS, affermando che “costruire un portare mobile significa realizzare un sito con caratteristiche proprie, complementari a quelle di un sito tradizionale, ma specificatamente pensate per l’utilizzo da parte di terminali mobili”; gli sforzi si sono concentrati nel “rendere i contenuti facilmente accessibili anche su un telefono cellulare che ha uno spazio di visualizzazione ridotto rispetto a quello a cui siamo normalmente abituati. Si è trattato di un lavoro mirato ed accurato di selezione dei contenuti dal portale istituzionale e relativo adattamento tecnologico a questo tipo di dispositivi […]”. Le attese maggiori sembrano ora rivolte in direzione di un feedback degli utenti, che consenta di “rifinire e ottimizzare maggiormente l’usabilità del portale mobile”.
Chiude, infine, Barbieri dichiarando che “il lavoro che l’Inps sta facendo in questa direzione non si ferma in questo modo, continua, visto che l’Inps è sempre in evoluzione, pronto a cogliere le opportunità che la tecnologia offre”: la notizia di questi giorni non fa che confermare positivamente tale dichiarazione di intenti.