CASA DOLCE CASA? NON SENZA COLORE

Come dipingere le pareti e come scegliere il colore del pavimento? Ecco cosa c’è da sapere per influenzare in positivo la propria vita.

colori per arredamentoIl più delle volte si tende a sottovalutarne la valenza potenzialmente benefica o dannosa, a non averne reale consapevolezza. Eppure il colore che continuamente ci circonda influenza non poco il nostro umore e il nostro stato d’animo.

• Quando scegliamo di indossare un abito di una certa tonalità non rispecchiamo solo una particolare cerchia sociale di appartenenza, non siamo spinti esclusivamente dal desiderio di seguire determinate mode. Spesso lo facciamo soprattutto per esprimere un nostro personale sentire, per esternalizzare una momentanea inclinazione.

• Se usato nel modo adatto, il colore aiuta a star bene e a ristabilire un equilibrio emozionale, influenza l’atteggiamento e le sensazioni. Non a caso il nostro linguaggio lo utilizza spesso in senso metaforico per esprimere delle risposte emotive: diciamo di avere una fifa blu, di essere verdi d’invidia, rossi di vergogna, neri di rabbia o, ancora, gialli di gelosia.

• Partendo da questa constatazione, è facile comprendere l’importanza, per il proprio benessere, delle scelte cromatiche relative alla propria casa dolce casa, scelte che devono rispondere a esigenze non solo decorative ma anche e soprattutto psicologiche.

COLORE: PERCHÉ È IMPORTANTE NELL’ARREDAMENTO?

Come sottolinea Nadia Palermo – Progettista del colore a Crotone e membro dell’Associazione Italiana dei Consulenti del Colore (IACC) – «l’essere umano nasce in mezzo ai colori ed è, quindi, innaturale privarsene», a maggior ragione nello spazio domestico, dove si trascorre buona parte delle proprie giornate.

• Dipingere la propria casa è un’operazione molto delicata che conduce a «due risultati fondamentali: da una parte serve ad arredare e a dichiarare la personalità dei proprietari, dall’altra a farci stare in armonia con l’ambiente che ci circonda».

• Una progettazione studiata in modo preciso attraverso i colori, permette ai residenti di «cambiare stato d’animo, amare di più la propria casa e sentire più intimo il proprio habitat».

COLORI CALDI O FREDDI?

• Solitamente «i colori caldi aumentando l’attività cardiaca e sono, dunque, eccitanti, mentre i colori freddi rallentando le pulsazioni e sono, quindi, tendenzialmente rasserenanti e tranquillizzanti», evidenzia Nadia Palermo.

• Soggiornare in una stanze dai toni rossi, arancioni o gialli stimola l’allegria, l’energia e le facoltà mentali, favorendo la concentrazione e la socievolezza. Questi toni sono perfetti per il soggiorno, la cucina e l’ambiente studio, considerando, tuttavia, che le varianti troppo accese, usate in superfici estese, possono finire con l’innervosire lo sguardo e la mente (meglio limitarle, dunque, ai particolari di arredamento o agli spazi di transito). L’arancione, in particolare, oltre ad avere effetti antidepressivi, sembra stimolare l’appetito e risulta, quindi, ideale per la sala da pranzo.

• Un ambiente dalle sfumature verdi, celesti o violetta comunica, invece, calma e distensione e risulta quindi ideale per la camera da letto, poiché concilia il sonno e richiama ad una dimensione più spirituale e intima.

COLORI NELL’ARREDAMENTO: ALCUNE ACCORTEZZE

• «Quando si progetta con i colori», avverte l’esperta, «bisogna sempre stare attenti a inserirli nel giusto contesto e a non applicarli secondo principi troppo generali: quando, ad esempio, si dice che il giallo è un colore allegro, bisogna sapere che se lo stesso ha dei toni troppo acidi può risultare fortemente irritante».

• Attenzione a non abusare del bianco, poiché riproduce un ambiente che si allontana molto da quello naturale. Cautela anche per i neri e i grigi, che «spesso rappresentano il lugubre, il passivo e possono perciò avere un effetto deprimente, ma, se utilizzati con sapienza, conferiscono eleganza all’arredamento».

• Per i pavimenti, meglio non scegliere colori troppo chiari, in modo da mantenere una certa coerenza con le superfici presenti in natura, che sfruttano i toni del marrone, del verde, del rossiccio o del giallo.

• Nella progettazione tramite colori «bisogna essere cauti ed esperti in quanto è importante sapere dove applicare i colori, con quali tagli di visuale, valutare il punto di riflessione, l’interazione con la luce naturale e artificiale» evidenzia Nadia Palermo.

I COLORI E LE DIMENSIONI

• Giocare con luce e colori consente di condizionare la visione prospettica della stanza, la percezione della sua forma e della sua estensione. Nel caso di ambienti piccoli, è consigliabile dipingere le pareti e i soffitti con il bianco oppure con tonalità chiare o pastello, che riflettono la luce e danno un senso di maggiore ampiezza. Si può pensare anche di utilizzare degli specchi per dilatare la percezione spaziale e moltiplicare la luminosità. Al contrario, dei toni scuri assorbono la luce e danno l’effetto ottico di uno spazio molto più piccolo.

• È possibile anche “barare” sull’altezza: delle pareti tinteggiate con toni più scuri rispetto a quelli del soffitto faranno apparire la stanza molto più slanciata. Per sottolineare questo effetto, può essere utile rivolgere l’illuminazione proprio verso l’alto. Allo stesso modo, usare della carta da parati o delle tende con delle righe o con altri motivi in direzione verticale permette di incrementare l’altezza percepita.

• Un soffitto e un pavimento scuri abbinati a pareti chiare rendono, per contro, la stanza meno estesa in verticale e più larga e rappresentano, quindi, una soluzione indicata soprattutto per quegli ambienti con soffitti molto alti.

• Per far apparire la stanza non solo più slanciata ma anche molto più profonda, è possibile dipingere il soffitto e la parete di fondo con colori molto chiari e dare alle altre pareti delle tinte scure.

L’IMPORTANZA DELLA LUCE

A influire sulla scelta e l’esperienza cromatica è ovviamente anche il tipo di illuminazione che avvolge la stanza: colori chiari illuminati dalla luce naturale di ampie finestre potrebbero apparire quasi abbaglianti, mentre colori scuri in ambienti poco soleggiati potrebbero risultare tetri.

• Per evitare dei contrasti troppo netti, la parete su cui è collocata la finestra dovrebbe avere una tonalità abbastanza chiara, così come la parete posta di fronte alla fonte di luce, in modo da rendere più luminoso tutto l’ambiente.

• È importante, inoltre, considerare il tipo di luce artificiale da usare nella stanza: le lampadine fluorescenti ad alta efficienza emettono una luce fredda, tendente al verdognolo, anche se si trovano in commercio lampade a fluorescenza con luce calda. Le lampade alogene (e le ormai obsolete a incandescenza) tendono ad avere unaluce calda, mentre quelle a led emettono una luce bianca e molto brillante.

COLORE: L’INFLUENZA DEL SOLE

• Anche la posizione della stanza rispetto al percorso di irraggiamento del sole può influire sulla resa cromatica complessiva: una stanza dipinta di rosa, ad esempio, tenderà all’arancio, nel caso in cui sia esposta a ovest, mentre punterà al violetta, se è orientata a nord.

• Nei vani esposti al nord prevarrà, infatti, una luce più fredda, con una dominante grigio-azzurra, perciò, per compensare e ottimizzare la luminosità, saranno più appropriati colori chiari e caldi, come gialli e rosa. Nei vani orientati a sud, vi sarà una luce forte per periodi più lunghi, capace di rendere icolori particolarmente brillanti e luminosi, per un particolare effetto “energizzante”; malgrado si possano usare tonalità sia fredde che calde, sono comunque preferibili quelle non troppo intense per non stancare l’occhio.

• Quando l’esposizione è a est, la stanza riceverà molte luce e tendenzialmente calda durante il mattino, mentre ve ne sarà poca e più fredda nel pomeriggio; si possono usare sia tinte calde che fredde, ma vanno preferite quelle chiare pastello. Infine, quando l’esposizione è a ovest, i raggi del sole sembreranno più caldi e vicini al rosso, suggerendo l’uso di colori con dominanti fredde oppure tinte calde spente.

LA DIMENSIONE SOGGETTIVA DEL COLORE

Nella scelta di quali tinte utilizzare per arredare la propria casa, rientrano ovviamente anche dei fattori soggettivi: «L’effetto dei colori sul sistema percettivo e sullo stato d’animo è dato dall’esperienza e dai vissuti che il singolo individuo sperimenta nell’arco di tutta la sua vita», rileva la dottoressa Angela Chiericati, Psicologa e Psicoteraputa Costruttivista in formazione a Vicenza.

• Uno stesso colore potrebbe, pertanto, arrivare a suscitare opposte reazioni in due diversi soggetti, richiamando alla mente esperienze «del tutto uniche e influenzate dal contesto socio-culturale all’interno del quale l’individuo è calato e, soprattutto, dal momento biografico che egli sta vivendo».

• Per comprendere a fondo quali siano le combinazioni cromatiche più adatte ad una persona, bisogna «calarsi nella sua speciale e particolare vita per vedere, con i suoi personali occhiali, come costruisce e percepisce il mondo».

COME PERCEPIAMO IL COLORE?

• Questa soggettività dipende dal modo in cui percepiamo i colori: «L’area del cervello responsabile dell’origine e della gestione delle emozioni viene chiamata sistema limbico. Tale sistema è composto da varie formazioni tra cui l’amigdala, una zona a forma di una mandorla in cui confluiscono proprio le informazioni relative alle nostre emozioni», spiega la Psicologa. Essa – prosegue – «svolge una funzione determinante per le nostre reazioni agli oggetti, alle situazioni e ai colori, reazioni che sono finalizzate alla difesa personale».

Articolo realizzato per il settimanale Viversani & Belli del 17 gennaio 2014, con la consulenza di Nadia Palermo, Progettista del colore a Crotone e membro dell’Associazione italiana dei consulenti del colore (IACC) e della dottoressa Angela Chiericati, Psicologa e Psicoteraputa Costruttivista in formazione a Vicenza.

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