In una situazione di crisi occupazionale generalizzata, la Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia sceglie di aderire al progetto di realizzazione di un portale che favorisca l’incontro tra domanda e offerta di lavoro
Le ultime stime diffuse dall’istituto nazionale di statistica, con riferimento ad agosto 2010, parlano di una contrazione dello 0,6% nel numero di occupati in Italia, rispetto all’agosto 2009, con un tasso di occupazione pari al 56,9%, invariato, certo, rispetto a luglio 2010, ma in discesa di 0,5 punti percentuali rispetto al 2009.
In un contesto così poco incoraggiante, viene salutata con particolare favore qualsiasi iniziativa che, in qualche modo, cerchi di risollevare le speranze di quanti siano alla ricerca di un proprio spazio nel mondo del lavoro, facilitando l’incontro tra domanda e offerta. È proprio su questa linea che si colloca la sperimentazione, promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per la realizzazione di un nuovo portale del lavoro, alla quale ha aderito la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, su indicazione dell’assessore al Lavoro Angela Brandi.
La denominazione scelta per tale portale è ClicLavoro, piuttosto evocativa della sua funzione: favorire le unioni tra domande ed offerte di lavoro, dando informazioni al cittadino circa la disponibilità occupazionale e dando modo alle imprese o agli operatori pubblici e privati di valutare le autocandidature dei singoli; il tutto in un sistema completamente integrato e a portata di pochi semplici “clic”, appunto.
Una piazza virtuale, quindi, in cui ricercare o promuovere personalità, professionalità e perizie, nella precisa convinzione che sia ancora possibile dare una mano concreta alla ricostruzione della trama occupazionale italiana. Una formula che potremmo definire “ad incastro”, in perfetto stile tetris e che – sottolinea una nota della Giunta – sostituisce Borsa Lavoro, l’esperienza, sviluppata negli ultimi tre anni, che ha consentito la semplificazione dei processi d’incontro tra domanda e offerta lavorativa.
Entriamo un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire come si articolerà “Clic Lavoro”: ci sarà, innanzitutto, un’area dedicata agli operatori pubblici e privati, nella quale reperire tutte le informazioni relative all’offerta di servizi, ai concorsi pubblici e ai curriculum vitae dei laureati. L’accesso a tutte queste informazioni sarà libero, mentre verrà chiesta una registrazione per inserire il proprio curriculum vitae o una proposta di lavoro, per candidarsi o per accedere ad alcuni servizi specialistici. Il contatto tra professionalità da una parte e posti di lavoro dall’altra avverrà in forma diretta, senza bisogno di intermediari. A quelli già presenti, potranno essere aggiunti i dati relativi alla banca dei percettori e verrà data la possibilità di utilizzare un motore di ricerca capace di indicizzare i siti autorizzati a rendere disponibili curriculum vitae e vacancy.
Sono state le parole dello stesso assessore Brandi a porre l’attenzione sulla necessità di «affinare quanto più possibile la comunicazione. Mettere in rete le varie sinergie che operano nel mondo del lavoro, ovvero mettere in comunicazione domanda e offerta, sono elementi essenziali per dare concretezza a tutte le iniziative di politica attiva per il superamento della situazione attuale di crisi, la quale, è bene ribadirlo, è in fase di recupero, ma che per essere trasformata in riacquisto di occupazione dovrà avere ancora un fattivo sostegno».
Si attende, quindi, con forte fiducia l’implementazione di uno strumento concepito come in continua evoluzione – capace, cioè, di adeguarsi alle specifiche esigenze del momento – nella speranza che, alle lodevoli dichiarazioni d’intento, facciano seguito delle reali politiche di gestione efficaci. La speranza è poi, inevitabilmente, quella del classico effetto “a macchia d’olio”, che sensibilizzi ed incoraggi le restanti regioni italiane, nella promozione di iniziative simili.
Pubblicato su: pmi-dome